"More than seven years were gone since this little history of sorrowful interest had reached its close.
She hoped to be wise and reasonable in time, but alas, alas, she must confess to herself that she was not wise yet.
She had used him ill. Deserted and disappointed him, and worse, she had shown a feebleness of character in doing so
which his own decided, confident temper could not endure.
She had given him up to oblige others.
She had been forced into prudence in her youth.
She learned romance as she grew older; the natural sequence to an unnatural beginning."
Persuasion, Jane Austen.

Monday, 31 May 2010

Di portici dell'oratorio, impianti smarsi e bottigliette d'acqua.

Ieri avevamo un concerto.
"Festa della Birra, Birra e Musica a volontà", un sacco di gruppi, dj set (DJ SET!!! Questa la capisce solo Stefano :P). Eravamo anche abbastanza lanciati, ci aspettavamo una sagra e di suonare sotto al capannone, roba figa. Doveva esserci un service che ha poi tirato pacco, ma nonostante tutto non si può capire come ci siamo rimasti quando siamo arrivati lì e abbiamo visto DOVE dovevamo suonare: un cortiletto esterno sul retro dell'oratorio recintato da una siepe/muraglia di canne di bambù. Grande più o meno come il mio garage.

Al leggero sconforto che ci ha assaliti quando abbiamo visto il dove, è seguita la disperazione di quando abbiamo visto il COME dovevamo suonare. Dal momento che il service aveva tirato pacco, il gruppo locale che aveva organizzato si era arrangiato con un impiantino di fortuna formato da: 2 casse da 350W o presunti tali che non reggevano assolutamente tutto quello che ci è stato buttato dentro attraverso 2 mixer di quelli senza effetti tipo da 4 canali l'uno, nei quali sono state inserite le voci e credo 4 amplificatori microfonati con microfoni della voce. Non descrivo le dimensioni (soprattutto di uno) degli amplificatori per chitarra.
Chi sa qualcosa di strumentazione musicale a questo punto si sarà già messo le mani nei capelli. Chi non lo sa si fidi del mio parere e si metta le mani nei capelli!

Poverini, questi ragazzi non avevano una strumentazione decente e visto come sono alle prime armi non si può certo fargliene una colpa. Ma noi siamo arrivati con 2 ampli da chitarra da 150W l'uno, il bassista ha appena preso un testata e cassa da 650W (della serie che appena lo accende spacca i vetri anche senza suonarci dentro), la nostra cantante su un impianto del genere avrebbe fatto fischiare tutto in due secondi netti.
Abbiamo contemplato seriamente l'idea di tornare a casa senza neanche scaricare le macchine. Ci dispiaceva però deludere Giuliano che aveva organizzato tutto anche lui convinto che avremmo suonato sotto al tendone (che effettivamente esisteva ma che non ci hanno lasciato usare).
Alla fine, siccome gli Alchemic sono un po' come McGyver, e sono anche furbi e si erano portati via il mixer "per sicurezza", abbiamo deciso che potevamo provare a suonare lo stesso visto che ormai ci eravamo fatti 70 chilometri per arrivare lì. E così abbiamo fatto, senza amplificare la batteria né gli ampli, con gli stessi volumi che usiamo in sala prove, usando la cassa spia come cassa per l'uscita delle voci e con il nostro mixer. Certo Fede ha suonato tipo con il volume a 0.5, ma è venuto fuori che questo è stato uno dei concerti più gratificanti che abbiamo fatto, con i ragazzi che ci ascoltavano a bocca aperta, battendo le mani e urlando e addirittura cantando di loro spontanea volontà durante What's Up (per la cronaca: da queste parti quando un gruppo suona è già tanto che la gente resti a sentire e faccia un applauso di dovere a fine canzone, tutto il resto non si vede MAI).


Così abbiamo suonato, ci siamo divertiti, ci siamo bevuti una birra (offerta), abbiamo raccattato qualche fan in più che può fare solo bene e siamo ripartiti verso casa, con le macchine cariche e i Queen a palla sull'autoradio.
Ovviamente a 700 metri dall'uscita dell'autostrada Ricky è rimasto a piedi con la macchina, così ci abbiamo messo un'altra ora ad andare a comprare 6 bottigliette di acqua al bar, rientrare in autostrada fino a Spinea (19 km), uscire, girarci alla rotonda, rientrare, beccare Ricky fermo col triangolo, fare a cambio di passeggeri, consegnare le 6 bottigliette di acqua e andare verso la sala prove sperando in un miracolo.
Fortunatamente l'acqua è stata sufficiente a farlo arrivare fino a Music Bay, così abbiamo potuto evitare il carro attrezzi e finalmente alle 22 siamo arrivati in pizzeria, sfatti come dei calzini croccanti (e questa la capiscono solo Kay e Kiara XD) ma felici.

Il succo è che in fondo, a noi, basta solo la musica. Ed è bello che ogni tanto la vita in qualche modo ce lo ricordi.

M.

3 comments:

Anonymous said...

Fantastico!! :)

Bravi!! Alla fine se la musica c'e', non serve altro :)

Nerwen said...

AHAHAAHAHAH ODDIO ROTOLO.

I CALZINI CROCCANTI SANTODDIOH. *si sente male*

mado' che esperienza che avete avuto donna, una stretta di mano sentita a tutti, veramente..O_O

UNTHOLI! che e' quello che succede quando ti rovesci addosso l'oliontoli, ti untholi! XD

Morgan said...

Donna: XD

I calzini croccanti hanno cambiato il nostro modo di vedere il mondo BUAHAHAH